La potenza di calcolo delle reti e la quantità di dati sempre più imponente induce ingegneri e aziende a costruire infrastrutture sempre più complesse. Molte soluzioni prendono le mosse da sistemi semplici, che assemblati opportunamente, producono poi risultati inattesi, dalle prestazioni molte volte superiori rispetto a quelle che ci si aspetterebbe di ottenere analizzando i singoli costituenti. Proprio come succede in natura: ogni sistema vivente è complesso, e può essere compreso solo guardandolo nel suo insieme. Questo vale per le grandi città stato, le cosiddette smart city, per le grandi aziende, per molte aziende digitali europee. E a volte la capacità di auto-organizzazione di questi sistemi complessi consente di fare enormi passi avanti dal punto di vista tecnologico: un esempio è la blockchain, che promette di rendere trasparente e inviolabile ogni trasferimento di beni, abbassando i costi, migliorando la distribuzione di informazioni, creando impulso all’economia.